venerdì, marzo 27, 2009
C'era la Ford modello T, ora....
All'inizio dello scorso secolo Henry Ford con la sua mitica modello T rivoluzionò il mercato delle automobili inventando il principio della costruzione in catena di montaggio per poterne abbattere i costi. Da lì nulla è più stato uguale e oggi siamo tutti in giro con la nostra scatola di latta puzzolente.
Eccoci all'inizio di un nuovo secolo e qualcuno ci riprova, e da un po' di tempo che se ne parla ma pare che questa volta ci siamo davvero. L'azienda si chiama Tesla (a qualcuno il nome dirà qualcosa) e ha presentato finalmente in forma ufficiale la sua vettura elettrica, permettendo di provare il suo "modello S".
Guarda caso hanno scelto una lettera prima di quella di Ford e sperano di non essere da meno in termini di innovazione. La vettura è bellissima e richiama il design delle più belle Ferrari, Maserati e Jaguar.
E' un'auto imponente e importante con prestazioni da vero cavallo di razza: nulla da invidiare a BMW e similia. Qualcuno si chiederà perchè un'auto del genere e non una piccola utilitaria: la domanda è lecita e la risposta è semplice. La tecnologia dentro la Model S è molto costosa e le batterie occupano spazio, se pensassimo di creare una "Panda" elettrica da usare come una normale utilitaria, avremmo problemi di spazio per gli accumulatori e di costi fuori dal segmento.
Una vettura come la model S invece è al momento ottimale, costa un po' ma non una esagerazione, ha molto spazio da vivere, prestazioni notevoli e batterie con una tecnologia incredibile.
Insomma andatevi a vedere questo sito dove c'è una interessante presentazione e alcune
belle foto per rendervi conto.
sabato, marzo 21, 2009
Disabilitare le porte USB
L'altro giorno mi arriva una richiesta da parte di un imprenditore che si è posto un problema decisamente lecito. Voleva disabilitare l'uso delle porte USB per limitare possibili danni veicolati dalle famose "chiavette" di memoria su computer dei dipendenti.
Ci ho pensato un momento e pensando a tutti gli interventi che ho fatto per ripulire pc infettati con un Pen Drive, mi sono detto che aveva sacrosanta ragione. Inoltre mi è stato fatto notare che con le chiavette che hanno ormai raggiunto capacità da capogiro (16GB)ci si può portare via tutte le informazioni sensibili dell'azienda in pochi minuti e senza che nessuno se ne accorga.
Insomma ste chiavette sono un'arma a doppio taglio, tanto utili quanto pericolose, basti pensare a Conficker (l'ultimo incubo degli antivirus) che tra i vari metodi di trasferimento usa proprio la capacità di autorun delle periferiche rimovibili.
Mi sembra che un paio di anni fa una qualche università, o comunque qualcuno che voleva fare una indagine ha preparato ad arte una sorta di virus e lo ha messo in 3 chiavette che poi ha depositato ad arte nei dintorni di una grossa multinazionale prima dell'orario di ingresso. Entro le 9.30 tutte le chiavette erano state trovate e utilizzate, il "virus" si era installato e aveva mandato il suo messaggio di controllo a "casa". In quel caso il codice non era malevolo, ma voleva solo dimostrare come il personale non si ponga nemmeno il problema di cosa conterrà la memoria trovata: l'effetto "Yuppie ho trovato una USB Key" è troppo forte.
Bene arriviamo al dunque, come facciamo a disattivare le porte USB senza bloccare l'uso di eventuali stampanti, webcam e altre apparecchiature collegate? Per fortuna Microsoft ha diviso in due il driver per queste porte, permettendo di gestire l'aspetto memoria di massa separatamente dagli altri usi. Esistono due approcci al problema: il primo è quello di un amministratore di rete che avendo a disposizione una Active Directory attiverà delle Policy centralizzate che si trasmetteranno ai computer client automaticamente e per questo c'è un programmetto gratuito che può venire in aiuto.
Ma spesso le piccole realtà magari non hanno nemmeno un A.D. e allora la soluzione è semplicemente quella di andare su ogni singolo computer (tanto sono pochi) e modificare una voce all'interno del registro di sistema.
Quindi premete START, scegliete Esegui e li scrivete "regedit" (senza virgolette) e andate a cercare la voce
il cui valore impostato a 4 fermerà l'uso delle famigerate chiavette (scrivetevi il valore precedente nel caso vi serva riattivarle). Perchè la modifica abbia effetto dovrete riavviare il computer.
Ci ho pensato un momento e pensando a tutti gli interventi che ho fatto per ripulire pc infettati con un Pen Drive, mi sono detto che aveva sacrosanta ragione. Inoltre mi è stato fatto notare che con le chiavette che hanno ormai raggiunto capacità da capogiro (16GB)ci si può portare via tutte le informazioni sensibili dell'azienda in pochi minuti e senza che nessuno se ne accorga.
Insomma ste chiavette sono un'arma a doppio taglio, tanto utili quanto pericolose, basti pensare a Conficker (l'ultimo incubo degli antivirus) che tra i vari metodi di trasferimento usa proprio la capacità di autorun delle periferiche rimovibili.
Mi sembra che un paio di anni fa una qualche università, o comunque qualcuno che voleva fare una indagine ha preparato ad arte una sorta di virus e lo ha messo in 3 chiavette che poi ha depositato ad arte nei dintorni di una grossa multinazionale prima dell'orario di ingresso. Entro le 9.30 tutte le chiavette erano state trovate e utilizzate, il "virus" si era installato e aveva mandato il suo messaggio di controllo a "casa". In quel caso il codice non era malevolo, ma voleva solo dimostrare come il personale non si ponga nemmeno il problema di cosa conterrà la memoria trovata: l'effetto "Yuppie ho trovato una USB Key" è troppo forte.
Bene arriviamo al dunque, come facciamo a disattivare le porte USB senza bloccare l'uso di eventuali stampanti, webcam e altre apparecchiature collegate? Per fortuna Microsoft ha diviso in due il driver per queste porte, permettendo di gestire l'aspetto memoria di massa separatamente dagli altri usi. Esistono due approcci al problema: il primo è quello di un amministratore di rete che avendo a disposizione una Active Directory attiverà delle Policy centralizzate che si trasmetteranno ai computer client automaticamente e per questo c'è un programmetto gratuito che può venire in aiuto.
Ma spesso le piccole realtà magari non hanno nemmeno un A.D. e allora la soluzione è semplicemente quella di andare su ogni singolo computer (tanto sono pochi) e modificare una voce all'interno del registro di sistema.
Quindi premete START, scegliete Esegui e li scrivete "regedit" (senza virgolette) e andate a cercare la voce
HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\UsbStor\Start
il cui valore impostato a 4 fermerà l'uso delle famigerate chiavette (scrivetevi il valore precedente nel caso vi serva riattivarle). Perchè la modifica abbia effetto dovrete riavviare il computer.
Etichette:
bloccare,
disattivare,
tips,
trucchi,
USB
venerdì, marzo 20, 2009
Spam, phishing, email fasulle
Insomma chiamatele come volete, ma il fenomeno non si placa. Anche stamane ho ricevuto la mia solita decina di porcherie ma ne volevo segnalare una che è riuscita a superare il filtro antispam e quindi gli ho dato un'occhiata.
inizio a riportare il messaggio in versione "grafica" così come lo vedevo nel client di posta:
Vista così, al di la del fatto che non stavo aspettando nessun accredito, ad un occhio distratto potrebbe sembrare quasi vera. Se però facciamo anche solo un po' più di mente locale ci accorgiamo come l'italiano sia decisamente un po' approsimativo: "potra ora verificare i suoi dati e successivamente sarа accreditato l'accredito ricevuto".
Non ci sono gli accenti dove ci dovrebbero essere, e questo accreditamento dell'accredito ricevuto mi sembra quantomeno un azzardo linguistico.
Ovviamente la cosa che più è in evidenza è proprio il link sul quale fare click, nella speranza che qualcuno più o meno coscientemente ci vada a fare un giro.
Peccato che quel link non meglio specificato in realtà porta a questo sito:
e non è poi nemmeno tanto difficile da vedere, mi è bastato andare con il mouse sulla riga e guardando in basso nella riga di stato si vede chiaramente che la destinazione di quel click è uno strano indirizzo che non promette certo nulla di buono.
Altro aspetto bizzarro è che se seleziono il testo della email e lo incollo nel blocco note questo è il risultato:
e qui salta fuori qualcosa relativo anche alle Poste che tanto non fa mai male. Boh!
Conclusione, stiamo sempre attenti e cerchiamo di educare tutti gli amici, vecchie zie, cugini e altri che, meno "informatici" spesso cascano in questi semplici tranelli.
inizio a riportare il messaggio in versione "grafica" così come lo vedevo nel client di posta:
Vista così, al di la del fatto che non stavo aspettando nessun accredito, ad un occhio distratto potrebbe sembrare quasi vera. Se però facciamo anche solo un po' più di mente locale ci accorgiamo come l'italiano sia decisamente un po' approsimativo: "potra ora verificare i suoi dati e successivamente sarа accreditato l'accredito ricevuto".
Non ci sono gli accenti dove ci dovrebbero essere, e questo accreditamento dell'accredito ricevuto mi sembra quantomeno un azzardo linguistico.
Ovviamente la cosa che più è in evidenza è proprio il link sul quale fare click, nella speranza che qualcuno più o meno coscientemente ci vada a fare un giro.
Peccato che quel link non meglio specificato in realtà porta a questo sito:
http://rwmms.rai.ir:82/red/ca.html
e non è poi nemmeno tanto difficile da vedere, mi è bastato andare con il mouse sulla riga e guardando in basso nella riga di stato si vede chiaramente che la destinazione di quel click è uno strano indirizzo che non promette certo nulla di buono.
Altro aspetto bizzarro è che se seleziono il testo della email e lo incollo nel blocco note questo è il risultato:
Gentile Cliente,
Ci e arrivata una segnalazione di accredito di Euro 248,00 ricevuta dal CartaSi. L'accredito e stato temporaneamente bloccato a causa dell'incongruenza dei suoi dati, potra ora verificare i suoi dati e successivamente sarа accreditato l'accredito ricevuto:
Accedi a Poste.it » Acceda al servizio accrediti online di »
Cordiali saluti,
CartaSi
e qui salta fuori qualcosa relativo anche alle Poste che tanto non fa mai male. Boh!
Conclusione, stiamo sempre attenti e cerchiamo di educare tutti gli amici, vecchie zie, cugini e altri che, meno "informatici" spesso cascano in questi semplici tranelli.
mercoledì, marzo 18, 2009
Google Chrome Beta
Ne parlano tutti e quindi ho deciso di parlarne anche io, anche se non sono uno di quelli che è stato folgorato dalle qualità di Chrome.
La notizia è che Google è ripartito con le Beta: che novità....
GMAIL è uno dei sistemi di posta più usati al mondo e ormai la scrittina beta ce l'ha messa lì in piccolo come se fosse un neo caratteristico della bruna di turno. Sembra quasi che dalle parti di Mountain View vada di moda il "beta è bello".
Insomma facciamola breve: Google ha un blog nuovo fiammante dedicato al progetto Chrome e l'ultima notizia è appunto quella della riapertura del ramo beta per il browser di Big G.
I numeri sembrano interessanti, circa il 25% in più di velocità per andare a combattere quello che sarà il prossimo Internet Explorer 8 che sta per arrivare.
Sul blog a questo indirizzo troverete i grafici delle prestazioni e un breve filmato che presenta una delle nuove e interessanti caratteristiche introdotte. In pratica sarà possibile prendere uno dei tab aperti e trascinarlo fuori dal browser per ottenere una visualizzazione a finestre affiancate. Feature sicuramente interessante per accedere alternatamente a due pagine web senza dover saltare avanti e indietro.
Tra le novità segnalate ci sono l'autocomposizione dei form, lo zoom a piena pagina e lo scroll automatico.
Se vi sentite in vena di esperimenti, e vista la proverbiale buona qualità delle beta di Google scaricate qui il nuovo Chrome, fateci un giro e chissà mai che vi venga voglia di usarlo come browser principale. L'installazione poi nel caso sia la prima volta sul computer riporterà tutte le impostazioni e i preferiti del vostro attuale browser internet.
Dimenticavo, di Chrome per Linux mi sembra proprio che non ce ne sia neanche l'ombra. Speriamo in bene..
La notizia è che Google è ripartito con le Beta: che novità....
GMAIL è uno dei sistemi di posta più usati al mondo e ormai la scrittina beta ce l'ha messa lì in piccolo come se fosse un neo caratteristico della bruna di turno. Sembra quasi che dalle parti di Mountain View vada di moda il "beta è bello".
Insomma facciamola breve: Google ha un blog nuovo fiammante dedicato al progetto Chrome e l'ultima notizia è appunto quella della riapertura del ramo beta per il browser di Big G.
I numeri sembrano interessanti, circa il 25% in più di velocità per andare a combattere quello che sarà il prossimo Internet Explorer 8 che sta per arrivare.
Sul blog a questo indirizzo troverete i grafici delle prestazioni e un breve filmato che presenta una delle nuove e interessanti caratteristiche introdotte. In pratica sarà possibile prendere uno dei tab aperti e trascinarlo fuori dal browser per ottenere una visualizzazione a finestre affiancate. Feature sicuramente interessante per accedere alternatamente a due pagine web senza dover saltare avanti e indietro.
Tra le novità segnalate ci sono l'autocomposizione dei form, lo zoom a piena pagina e lo scroll automatico.
Se vi sentite in vena di esperimenti, e vista la proverbiale buona qualità delle beta di Google scaricate qui il nuovo Chrome, fateci un giro e chissà mai che vi venga voglia di usarlo come browser principale. L'installazione poi nel caso sia la prima volta sul computer riporterà tutte le impostazioni e i preferiti del vostro attuale browser internet.
Dimenticavo, di Chrome per Linux mi sembra proprio che non ce ne sia neanche l'ombra. Speriamo in bene..
martedì, marzo 17, 2009
La carica dei 101... software gratuiti
Da un po di tempo seguo il blog "MakeTech Easier" che, come il suo nome ci dice, vuole essere una collezione di suggerimenti e spiegazioni utili per risolvere i nostri problemi informatici quotidiani.
Leggendo l'ultima notizia ho scoperto che il nostro amico Damien ha redatto una interessante lista di 101 applicazioni al grido di "tutto gratis".
In pratica ci dimostra come non sia sempre vero che le cose buone della vita costano un occhi della testa. Questa lista raggruppa le applicazioni per ambito di utilizzo e ne da una rapida spiegazione.
A questo indirizzo la versione originale in inglese, a questo invece la versione tradotta da Google. La traduzione lascia il tempo che trova ma se proprio con la lingua di Shakespeare ci fate a cazzotti magari può dare una mano.
Dimenticavo, la lista è salita a 102.
Leggendo l'ultima notizia ho scoperto che il nostro amico Damien ha redatto una interessante lista di 101 applicazioni al grido di "tutto gratis".
In pratica ci dimostra come non sia sempre vero che le cose buone della vita costano un occhi della testa. Questa lista raggruppa le applicazioni per ambito di utilizzo e ne da una rapida spiegazione.
A questo indirizzo la versione originale in inglese, a questo invece la versione tradotta da Google. La traduzione lascia il tempo che trova ma se proprio con la lingua di Shakespeare ci fate a cazzotti magari può dare una mano.
Dimenticavo, la lista è salita a 102.
sabato, marzo 07, 2009
La Rai e le cose all'italiana
Ci ho pensato un po' prima di scrivere questo post perché in generale le polemiche sono noiose, ma alla fine mi sono deciso non fosse altro perché è "giusto così".
Nel post di un paio di settimane fa raccontavo di come la RAI si stesse rinnovando con l'apertura di ben due nuovi portali web. Interessante di sicuro era (e sarebbe) la possibilità di vedere in streaming la programmazione di "mamma RAI" peccato che come al solito poi le cose le realizziamo con la miopia tipica delle nostre latitudini.
Lamentavo, e come me molti altri, che per vedere la programmazione si fosse scelto di obbligare l'utente all'utilizzo di una tecnologia proprietaria come quella di Silverlight (roba Microsoft): come se di alternative non ce ne fossero state.
Alle solite, come usanza anche della nostra amministrazione pubblica, non si è pensato a quelli "diversi".
Benissimo, qualcuno con un minimo di conoscenze aveva avuto modo di notare che il castello messo in piedi dalla RAI altro non era che un involucro Silverlight addosso ad una normale trasmissione streaming e aveva creato una paginetta dalla quale si poteva accedere ai programmi anche usando il semplice VLC.
Questa frase in fondo "alla paginetta" ci avverte che è finito il giochetto semplice semplice che permetteva una visione diretta e senza fronzoli proprietari.
A questo punto mi chiedo solo "cui prodest". Cos'è? solo la voglia della RAI di sancire il principio?? "L'abbiamo pensata così e così deve andare, Silverlight te lo prendi che ti piaccia o no".
Oppure è per avere modo di farci vedere qualche mezza tonnellata di pubblicità riguardo il resto della programmazione RAI??
Ma come dico io, già paghiamo il canone e poi mi devo anche beccare la vs. pubblicità intorno alla pubblicità che mi sparate attraverso la normale programmazione ??? BAH !!!!
Ad ogni modo il giochino è finito, niente più programmazione RAI in modo semplice e "Open", senza andare a cercare strani siti aggregatori di stream spesso non funzionanti che però magari ti veicolano altre porcherie poco consone alla salute del computer e senza installare altre tecnologie che per quanto poco invasive sono sempre una complicazione in più da gestire.
Vuoi la RAI? Installa Silverlight o Moonlight (in linux) e buona visione.
Nel post di un paio di settimane fa raccontavo di come la RAI si stesse rinnovando con l'apertura di ben due nuovi portali web. Interessante di sicuro era (e sarebbe) la possibilità di vedere in streaming la programmazione di "mamma RAI" peccato che come al solito poi le cose le realizziamo con la miopia tipica delle nostre latitudini.
Lamentavo, e come me molti altri, che per vedere la programmazione si fosse scelto di obbligare l'utente all'utilizzo di una tecnologia proprietaria come quella di Silverlight (roba Microsoft): come se di alternative non ce ne fossero state.
Alle solite, come usanza anche della nostra amministrazione pubblica, non si è pensato a quelli "diversi".
Benissimo, qualcuno con un minimo di conoscenze aveva avuto modo di notare che il castello messo in piedi dalla RAI altro non era che un involucro Silverlight addosso ad una normale trasmissione streaming e aveva creato una paginetta dalla quale si poteva accedere ai programmi anche usando il semplice VLC.
update:
fine del gioco, in rai sono passati di qui ed hanno chiuso le porte.
Questa frase in fondo "alla paginetta" ci avverte che è finito il giochetto semplice semplice che permetteva una visione diretta e senza fronzoli proprietari.
A questo punto mi chiedo solo "cui prodest". Cos'è? solo la voglia della RAI di sancire il principio?? "L'abbiamo pensata così e così deve andare, Silverlight te lo prendi che ti piaccia o no".
Oppure è per avere modo di farci vedere qualche mezza tonnellata di pubblicità riguardo il resto della programmazione RAI??
Ma come dico io, già paghiamo il canone e poi mi devo anche beccare la vs. pubblicità intorno alla pubblicità che mi sparate attraverso la normale programmazione ??? BAH !!!!
Ad ogni modo il giochino è finito, niente più programmazione RAI in modo semplice e "Open", senza andare a cercare strani siti aggregatori di stream spesso non funzionanti che però magari ti veicolano altre porcherie poco consone alla salute del computer e senza installare altre tecnologie che per quanto poco invasive sono sempre una complicazione in più da gestire.
Vuoi la RAI? Installa Silverlight o Moonlight (in linux) e buona visione.
Etichette:
open,
RAI,
silverlight,
streaming
giovedì, marzo 05, 2009
The Last Ripper
Questo è un post che avrà un valore limitato, ma almeno ad oggi 5 marzo 2009 può avere un motivo d'essere. Intendo che sicuramente tra un po' ci sarà poi bello in chiaro sul sito il download ufficiale per una versione funzionante di Thelastripper per Linux, ma ad oggi forse dare una dritta viene utile.
Insomma stavo cercando di far funzionare Thelastripper per linux ma non c'era verso di farlo partire. Impostavo tutto e poi..... NULLA. Non c'era verso di farlo registrare. Alla fine cerca che ti ricerca mi sono imbattuto in questa pagina alla quale stanno facendo riferimento le persone che stanno mandando avanti lo sviluppo. Leggi che ti rileggi ad oggi siamo arrivati a due versioni compilate e pacchettizzate per Ubuntu Hardy e per Ubuntu Intrepid. Per scaricarle (sono delle beta) fate clic sulla versione che vi serve e speriamo in bene.
Ad ogni modo vi consiglio di consultare la pagina web che vi segnalavo prima perchè sicuramente lo sviluppo sta procedendo e troverete tra poco sicuramente qualcosa di ancor più aggiornato.
P.S. Se anche voi volete poi "rippare" la musica relativa alla vostra "stazione FM": cioè quella relativa al vostro utente allora dovete usare questa sintassi.
Supponiamo il vostro utente sia "peppino" allora l'indirizzo da registrare sarà:
se serve altro... scrivete
Insomma stavo cercando di far funzionare Thelastripper per linux ma non c'era verso di farlo partire. Impostavo tutto e poi..... NULLA. Non c'era verso di farlo registrare. Alla fine cerca che ti ricerca mi sono imbattuto in questa pagina alla quale stanno facendo riferimento le persone che stanno mandando avanti lo sviluppo. Leggi che ti rileggi ad oggi siamo arrivati a due versioni compilate e pacchettizzate per Ubuntu Hardy e per Ubuntu Intrepid. Per scaricarle (sono delle beta) fate clic sulla versione che vi serve e speriamo in bene.
Ad ogni modo vi consiglio di consultare la pagina web che vi segnalavo prima perchè sicuramente lo sviluppo sta procedendo e troverete tra poco sicuramente qualcosa di ancor più aggiornato.
P.S. Se anche voi volete poi "rippare" la musica relativa alla vostra "stazione FM": cioè quella relativa al vostro utente allora dovete usare questa sintassi.
Supponiamo il vostro utente sia "peppino" allora l'indirizzo da registrare sarà:
lastfm://user/peppino/playlist
se serve altro... scrivete
mercoledì, marzo 04, 2009
Between two worlds
.... e visto che il pippolone su Jamendo ve l'ho già fatto prima parlando di Retrosonique, vi segnalo anche questo bellissimo disco di "pianoforte solo". Se ad esempio vi piace la musica di Ludovico Einaudi questa compositrice, Maya Filipič, direi non abbia nulla da invidiare.
Ascoltatevi "Between two worlds", davvero un bel disco.
Retrosonique
RETROSONIQUE, è un titolo che come si suol dire è "già tutto un programma", ma forse in questo caso potremmo dire è tutta un altra musica...
Ma prima di Retrosonique parliamo di Jamendo che ne è la sorgente: forse ne avevo già accennato a dicembre ma val sempre la pena ricordarne l'esistenza. Jamendo è un sito che sta diventando sempre più importante e autorevole nel panorama della musica auto prodotta o comunque veicolata da nomi di piccolo calibro del panorama musicale.
Il loro motto che trovate direttamente in homepage è:
"Su Jamendo gli artisti autorizzano ognuno a scaricare e condividere la loro musica. E' gratuito, legale e illimitato"
E con questo direi che abbiamo detto quasi tutto quello che c'era da dire, se non che all'interno di Jamendo potrete cercare la musica per genere, nazionalità, nome dell'artista e molto altro. Una volta trovato qualcosa che vi incuriosisce potrete ascoltare la musica direttamente online per decidere magari di scaricarla poi in modo del tutto legale. Lo scaricamento può avvenire sia in formato MP3 che in formato OGG Vorbis consegnandovi anche la grafica della copertina del disco così da potersi ricreare una scatola "originale" del disco.
Torniamo però al titolo di questo post: Retrosonique !! Come dicevo il nome porta già ad immaginare di cosa si tratta. Questo è il 3° lavoro di Umbriel Rising: 48 minuti di musica elettronica, synthpop che non si vergogna di richiamare senza mezzi termini la musica degli anni 80'. Retrosonica insomma.
Ovviamente vi deve piacere questo genere, però onestamente l'ho trovato un bel album mai noioso, con una sua personalità e gradevole per quanto con delle sonorità semplici. Provate a dare un'occhiata, magari se non questo disco qualcosa d'altro su Jamendo lo trovate di sicuro.
Buon ascolto
Iscriviti a:
Post (Atom)