domenica, ottobre 24, 2010

Linux e i "grossi nomi"


Oggi mi è passato per le mani un Acer Veriton venduto con Linux: Bella cosa mi dico, piccolo accattivante e costa poco grazie anche alla mancata tassa di "windows".
La richiesta però era quella di metterci Ubuntu, perchè il cliente lo conosce e ci si trova bene.
Prima di partire però con l'installazione mi sono detto: perchè non provare a vedere a che punto è arrivato Linpus (la distro Linux fornita da Acer). Accendo il computer e mi viene richiesta la lingua desiderata e nel giro di 2/3 minuti il computer è pronto a lavorare presentando una pagina come quella della foto. Bella idea mi dico, per un utente poco esperto è sicuramente molto semplice, sempra quasi un grosso cellulare con le sue belle icone grosse e semplici da capire. A questo punto ho cercato di farmi un'idea di come diavolo stesse messo il computer e ho fatto una bella scoperta: Il disco da 160GB era configurato per usarne solo 25 !!!!
Ma robe da matti: un utente che vuole solo usare il computer è già a piedi, non saprà mai come arrivare a creare una partizione e formattarla per usare i 130GB che mancano.
Apro 'gparted' e mi accorgo che Linpus non ha nemmeno previsto una partizione di 'swap' per la memoria virtuale: una scelta quantomeno bizzarra direi.
Ultima prova, prendo una chiavetta Wifi USB per collegarmi alla rete di casa e Lipus non fa una piega, nemmeno una mossa: per lui la chiavetta non esiste.... andiamo bene
Insomma Sembra quasi che venga fatto apposta, con tutte le distribuzioni complete, performanti e moderne questi mettono dei "quasi sistemi operativi" e poi "si chiedono" come mai Windows venda di più.... che caso!! Ci credo che un cliente sarà scontento una volta attivata la porcheria che Acer gli rifila come sistema operativo, il computer sembra un giocattolo, vuoi usare una periferica banale come una chiavetta Wifi e non va, vorresti installare il tuo multifunzione HP e non sai che pesci prendere e i programmi disponibili si limitano al minimo sindacale.
Unico vantaggio nell'acquistare questo Veriton è che almeno siamo sicuri che le periferiche installate sono certificate per Linux e quindi in pochi minuti potremo avere la nostra distribuzione preferita "up and running" sul nostro nuovo "giocattolo".
Peccato però che il mercato sia ancora così succube delle politiche imposte dal colosso di Redmond.

mercoledì, ottobre 13, 2010

IBM Lotus Symphony 3 Beta 4


Bene: come alcuni sapranno oltre a Microsoft Office esiste anche l'alternativa gratuita OpenOffice.org, ma decisamente meno sanno che Big Blue (IBM) ha messo nel suo paniere di offerta software la suite "Lotus Symphony".

IBM Lotus Symphony 3 Beta 4 is now available

Lotus Symphony 3 Beta 4 is now available! Give it a try. Tell us what you think.

Lotus Symphony 3 Beta represents a major new advancement for our Lotus Symphony users. Based on current OpenOffice.org 3 code stream. Lotus Symphony 3 Beta offers loads of new features and capabilities and improved file fidelity. The Lotus Symphony team is excited to get it out to you and get your feedback.


Come avete potuto leggere da questo pezzetto in inglese Symphony deriva anch'essa da OpenOffice.org ma ha sviluppato una personalità tutta sua pur mantenendo una fondamentale compatibilità in termini di documenti.
La vecchia versione di Symphony era decisamente poco performante e quindi poco fruibile, ma da quanto si legge è possibile pensare che con questa ultima beta le cose siano di molto migliorate.
Chi fosse interessato può scaricare e provare Lotus Symphony da questo indirizzo web.

domenica, ottobre 10, 2010

Esce la 10.10 il 10-10-10


E' uscita oggi la nuova release di UBUNTU Maverick Meerkat e non è un caso. Con un anticipo di un paio di settimane rispetto ai rilasci di fine mese ai quali eravamo abituati, ecco bella e pronta la nuova versione della mia distribuzione Linux preferita.
Come dicevamo la data non è un caso, ma non ci si poteva far mancare una occasione simile e quindi il 10 del 10 del 2010 esce la release che secondo la numerazione abituale di Ubuntu è la 10.10.
Non è una milestone, una pietra miliare, in quanto a novità o stravolgimenti, ma mi sembra che le scelte fatte sia in termini di applicazioni adottate e di pulizia generale siano decisamente azzeccate.
Ubuntu sta diventando ogni mese che passa una distribuzione sempre più fruibile dal grande pubblico con quelle che sono le dinamiche a cui il grande pubblico si sta abituando con l'avvento dei nuovi "smartufoni" (i telefoni intelligenti). Ecco che appare così l'Ubuntu Software Center che diventa il primo punto di partenza per la ricerca di applicazioni così come la gente usa l'AppStore di Apple con lo 'aifone'.
C'è poi la possibilità di ascoltare musica online e acquistarla per poi trasportarla sul proprio ipod, computer o ovunque ci venga in mente.
Le novità proseguono con la nuova interfaccia "Unity" per la Ubuntu Netbook Edition che è stata completamente ridisegnata per ottimizzare l'utilizzo dei piccoli video dei mini portatili tanto in voga in questo periodo.
Insomma per quanto non epocali le novità sarebbero anche molte altre, così come un nuovo font disegnato appositamente per Ubuntu che rende estremamente leggibili e chiari i menu e le scritte delle finestre.
Vi invito a visitare il sito ufficiale di Ubuntu e tutti quei siti che con entusiasmo creano la incredibile comunità di questa ottima distribuzione: troverete tutte le informazioni che vi potranno stuzzicare e magari portarvi a fare il vostro primo passo verso l'Open Source

mercoledì, ottobre 06, 2010

Cartasì, anzi cartaNO !!


O volendo come titolo potevo usare "Carta sì, Carta no la carta dei cachi". Ma insomma a parte il titolo veniamo ai fatti:
Oggi Stavo aiutando un signore 'diversamente giovane' all'uso della sua nuova carta di credito prepagata, con tutto quello che riguarda l'uso di PayPal e amenità varie, quando ad un certo punto STCIAK!! Mannaggia ho pestato una 'cacchina'.
Per farla breve ho scoperto con sgomento e sufficiente perdita di tempo che non è possibile utilizzare qualsiasi carattere nellìimpostazione della password di accesso al "Portale Titolari" di CartaSì, e nello specifico non è possibile usare la chiocciola (@).
La cosa più subdola è che non è stato poi così facile accorgersene: inizialmente ho iniziato la procedura di registrazione e la fase si è completata correttamente, ma quando ho provato ad eseguire il primo accesso mi veniva detto che le mie credenziali di accesso erano errate.
Allora chiamo il numero dell'assistenza dove una gentile signora mi manda una password provvisoria con la quale posso riaccedere e reimpostare la mia password preferita: risultato sono nuovamente chiuso "fuori".
A questo punto ho la 'folgorazione della chiocciola' (non avevo il parafulmine) e richiamo il servizio clienti: mi risponde un uomo al quale chiedo se ci siano restrizioni sull'uso del carattere maledetto e lui mi dice che non ci dovrebbero essere problemi e dunque restando in linea proviamo insieme. Anche questa volta sbatto il muso sulla porta e con l'ennesima password temporanea rientro e a questo punto getto la spugna.
In pratica tutta sta storia per dire che non si può usare il carattere della chiocciola (@) nella password di accesso al portale di CartSì, pena vedersela accettare in fase di creazione e poi ritrovarsi chiusi fuori casa una volta si cercherà di entrare.
Adesso lo sapete, niente panico dunque: nel caso siate qui per questo motivo chiamate il numero dell'assistenza, fatevi sbloccare l'account e non usate più il carattere proibito.