sabato, maggio 28, 2011

Otto per mille, la posta in gioco

Stavo leggendo questo articolo di Micro Mega e mi sono reso conto di come poco informati siamo dalla nostra formidabile macchina delle notizie.
Certo i bene informati con qualche interesse di troppo potranno dire che non è vero, che le informazioni ci sono, ma mi sa che qui siamo allo stesso livello dei giochetti che si fanno con il prossimo referendum su acqua e nucleare.
Ad ogni modo vi consiglio fortemente di leggere l'articolo di Micromega che vi spiega in modo molto comprensibile qual'è il meccanismo di divisione dell'otto per mille della nostra IRPEF. Ad esempio sono perfettamente convinto che molti, io per primo, pensassero che non indicando una preferenza all'atto della dichiarazione quella quota non venisse toccata. Così non è: non indicando una preferenza la nostra quota verrà devoluta secondo le proporzioni dettate da quelli che la scelta l'hanno fatta. L'articolo quindi ci da anche una panoramica di come le varie agenzie impiegano i nostri soldi per permetterci di fare una scelta più informata.
Buona lettura dunque e mi raccomando: forse sarebe bene esprimerla una preferenza per non doversi poi troppo lamentare in futuro.

domenica, maggio 22, 2011

The dancing bunnies problem

O per dirla all'italiana, il problema dei coniglietti danzanti.
Di cosa diavolo starò parlando vi chiedete voi? Semplice: si tratta di quella teoria che chi crea i virus e i malware in genere conosce benissimo e sfrutta per far si che la gente vada allegramente a 'sputtanare' il proprio computer con volontà.
Per farla breve si parla di quella situazione in cui un utente si trova davanti il bottone con scritto "fai click per vedere i coniglietti che ballano" e senza porsi nessuna domanda decide che lui quei coniglietti li vedrà, dovesse cascare il mondo.  A questa pagina internet (in inglese) c'è l'articolo dal quale sono partito che spiega molto bene il concetto
La storia ci spiega come anche l'utente meno esperto di informatica (quello che i ragazzini che popolano i forum chiamano l'utonto) farà di tutto per vedere i coniglietti danzanti. Non importeranno i firewall attivati, la riciesta di password per avere i privilegi atti allo sputtanamento del sistema, il blocco degli script, malgrado tutto alla fine della giornata l'utente vorrà sempre vedere i suoi adorati coniglietti (oppure le partite di calcio).
Ecco che così partono discussioni epiche circa la necessità di creare sistemi più o meno blindati, antivirus sempre più potenti e circa la qualità dei sistemi siano essi MAC OS, Windows o Linux. 
In questi giorni si è affacciata su internet una minaccia che colpisce i computer della mela che convince i melautenti a installarsi autonomamente il malware nel computer che una volta attivato potrà eseguire una quantità di porcherie a suo piacere.
Insomma mi vien da dire che malgrado tutto vale sempre il buon vecchio detto che afferma che "il vero rischio per un computer si trova tra la sedia e il monitor".
Certo che poi le cose non miglioreranno mai se il livello medio di quelli che dovrebbero intendersi di computer è, non importa l'età anagrafica, quello di un ragazzino di 15 anni. Come sempre gli "informatici" si approcciano agli altri con il principio del 'ce l'ho più lungo io' oppure con la convinzione che gli altri non capiscano un tubo e nemmeno siano all'altezza di capirci qualcosa.
Provate un po' a leggere i commenti relativi all'articolo del Mac Virus che vi ho segnalato prima da Punto Informatico e vedrete se non vi verrà l'orchite. E' davvero una cosa senza senso, e in più non capisco perchè questo avvenga molto di più su i forum in lingua italiana che quelli in inglese: che forse sia vero quando si diche che da noi la cultura è un po' carente?

mercoledì, maggio 18, 2011

Asus W6F e audio in Linux

Queste sono alcune delle cose per le quali ci si chiede spesso come mai nessuno faccia nulla, visto che la soluzione è poi così semplice. Questo bug è segnalato come ufficiale dal novembre del 1998 ([Bug 92825] Re: Intel ICH7 audio not working on ASUS W6F series) ma ad oggi anche sulle versioni super nuove di Ubuntu e altre distribuzioni Linux la soluzione non è stata aggiunta al sistema standard.
In questi giorni mi è stato consegnato un portatile Asus modello W6F con monitor da 13" o 14"  chiedendomi di installarci Linux così da poter fare un po' di prove. Devo dire che l'installazione di Mint è andata senza il minimo intoppo sino a quando mi sono accorto che il giochino non vagiva, nemmeno un suonetto. La cosa strana era che il sistema riconosceva correttamente la scheda, i cursori del volume erano funzionanti ma di rumori nemmeno l'ombra.
Non avendo chiara la situazione ho provato a collegare una cuffia ma nulla, ho provato con almeno 5 distribuzioni diverse anche proprio come estrazione (puppy, fedora, zenwalk, etc etc) ma nessuna si degnava di rumoreggiare. A questo punto ho fatto quello che avrei dovuto fare da subito, rivolgermi a San Google.
Bene ecco la soluzione, anche se come sempre bisogna metterci un po' di fantasia e competenza perchè gli informatici sono spesso approssimativi nello spiegare le operazioni (diamo spesso per scontate le cose).
a questo indirizzo tra i vari commenti c'era la soluzione che vi riporto con le dovute correzioni

Editare il file (da terminale con il comando sudo gedit)
/etc/modprobe.d/alsa-base.conf
aggiungere in fondo la riga
options snd-hda-intel model=3stack

a questo punto riavviare il computer e come per magia tutto funziona

mercoledì, maggio 11, 2011

Samsung l'assistenza che non c'è (updated)


Questo post è scritto esclusivamente in 'rant mode' perchè non avendo nessun sistema per avere ragione di una multinazionale, penso che almeno un po' di cattiva pubblicità sia giusto fargliela. Ovviamente parliamo di cattiva pubblicità basata esclusivamente sulla realtà di fatti che portano allo sfinimento il cliente (per Loro il consumatore) che tanto non vale assolutamente la fatica richiesta.
Il caso che vi racconto oggi è di una banalità abissale: ho venduto a novembre una bella stampante laser a colori, con funzionalità
di rete e fronte retro ad un cliente che molto contento l'ha sfruttata con profitto fino al momento del primo cambio toner.
A metà aprile fornisco al cliente una cartuccia di toner nero e una ciano e questi dopo aver acceso il solito mutuo necessario per le cartucce nuove, riprende felice le sue attività. Ovviamente questo quadretto grazioso e soleggiato si rannuvola quando dopo solo 59 pagine il chip DRM della cartuccia ciano si rompe e la CLP620 smette di colpo l'operatività. Ok direte voi sono cose che capitano: ok dico io sono cose che capitano, ma come possono capitare mi chiede il cliente ??
Non lo so, ma a ovviamente prendo il telefono e chiamo 800SAMSUNG (sono troppo americani questi qui). Mi risponde l'operatrice e mi assicura che nell'arco di 2 ore riceverò una chiamata. Peccato che la chiamata non arriva ne 2 ore dopo ne 2 giorni dopo.
Passati dunque qualche giorno richiamo e finalmente riesco ad ottenere di essere richiamato dal tecnico, il quale mi dice che chiude la chiamata perchè non avendo io davanti la cartuccia non sono in grado di fornire codice prodotto e matricola della cartuccia.
Benissimo: torno dal cliente richiamo il mitico 800SAMSUNG e comunico numero di matricola, codice prodotto e il numero di pagine che la cartuccia aveva stampato prima di spirare. Qui viene il bello, mi comunicano un numero di pratica TK006162xx e mi dicono di spedire al numero di Fax 02 92130513 la copia del documento di vendita del toner con indicato il numero di pratica di riferimento.
Facciamola breve è gia' passata un'altra settimana, il fax l'ho mandato 4 volte, mi è stata anche comunicata una email (sei.supportoit@samsung.com) alla quale inviare il PDF con la scansione del documento ma non è ancora successo nulla.
Dimenticavo, a metà dell'epopea il cliente si è anche sentito dire che Samsung dall'alto della sua Samsunghitudine ha cambiato tutti i codici cliente e quindi anche quello è un riferimento sbagliato che va modificato.
Sinceramente sono molto, ma molto deluso da come un'azienda possa maltrattare i propri clienti vessandoli con pratiche a dir poco scorrette. Menomale che non è un'azienda statale perchè senno' chissà che cosa sarebbe successo.
Penso che nessuno si scandalizzerà se dal mio negozio smetterò di proporre i prodotti Samsung ai miei clienti; a Samsung probabilmente non farà poi così tanta differenza, ma dalla mia posizione influenzo le decisioni di acquisto di molte persone, e non solo quelle che si presentano in negozio, e state pur tranquilli che Samsung non starà in cima alle mie proposte.

(giusto per motivi di indicizzazione Google scriverei, Samsung, assistenza, cattiva, scadente, brutta esperienza)


Update: sembra che finalmente dopo 3 settimane abbondanti di continue telefonate stia per arrivare il corriere a ritirare il vecchio toner, senza pero' una contestuale consegna della nuova cartuccia, che arriverà si spera nel giro di qualche giorno. mah.....

martedì, maggio 10, 2011

Bob Metcalfe Interview

Juniper CEO Kevin Johnson speaks with Dr. Robert Metcalfe about his pioneering work with Ethernet, his views on the challenges facing the Internet today and what the future holds for us all

mercoledì, maggio 04, 2011

Wojtyla - l'altro volto



Vi segnalo solo il video senza pero' fare commenti, non ne ho le competenze e quindi rischierei solo di dire cose inutili. Di certo un occhio al video che dura circa 9 minuti lo butterei.

martedì, maggio 03, 2011

HP Elitebook 8540W, test drive

Bene, circa un mese fa vi avevo annunciato l'acquisto della mia nuova workstation HP Elitebook 8540W, e di come fossi contento dell'accaduto: lo sono ancora!!
Guardando un po' gli accessi al blog mi sono accorto di come più persone fossero arrivate sin qui cercando notizie relative a questo bel computer, e siccome avevo terminato dicendo che vi avrei fatto sapere di più, eccoci qui.
Non sono uno di quelli che fa le prove in modo particolarmente rigoroso e professionale, ma sono piuttosto un utente informatico davvero di vecchia data che parla solo delle cose che ha provato e di come ci si trova.
Come mi trovo con questo Elitebook 8540w?? Egregiamente direi, il computer è veramente veloce e non mi fa mai innervosire con strani blocchi o rallentamenti. L'unica cosa che non avrei mai dovuto fare è stata quella di aggiornare i drivers della super scheda Nvidia Quadro a bordo che adesso ogni tanto va in conflitto con Adobe PDF Reader X. A parte questo il computer va che è un piacere.
La tastiera è comoda, ha un bel tocco con tasti spaziati il giusto pur avendo dovuto trovare dove mettere il comodissimo, e ormai abituale, tastierino numerico.
Comoda anche la barra di comando a sfioramento posta tra tastiera e schermo per attivare le funzioni più comuni come, volume, wifi, touchpad, posta, web etc etc.
Nella migliore tradizione delle macchine di fascia medio alta stile Thinkpad anche sull'Elitebook è presente il mitico gommino (trackpoint) per lo spostamento del mouse per chi non ama i touchpad. Sempre mutuata dal Thinkpad è carina l'idea di mettere un led a luce bianca da attivare sopra lo schermo per illuminare la tastiera in sessioni di lavoro scarsamente illuminate, forse però sarebbe stata più comoda una tastiera illuminata stile Mac.
Incredibile è la dotazione di porte e connessioni di questa macchina: a parte il connettore per la dockin station, sono presenti 3 porte USB 2.0 e 2 porte USB 3.0 ultra veloci, c'è una mini firewire, una porta VGA, una Display port, una eSata, un modem analogico (metti che ti colleghi da in capo al mondo), una porta GigabitEthernet, e un multilettore di schede. Insomma direi che in quanto a connettività non manca proprio nulla, Il Wifi è di tipo b/g/n e il Bluetooth è a bordo.
Lo chassis in lega di magnesio e alluminio non è dei più leggeri ma la sensazione di solidità di questo computer è davvero notevole: in poche parole tanta solidità al giusto peso. Sembra proprio di qualità superiore anche il sistema di blocco e chiusura dello schermo, speriamo poi che duri negli anni.
Pero'.... c'è sempre un però da qualche parte: dopo tutto questo ben parlare di questa workstation HP dove non si è lesinato su nulla qualche cosa che mi sarebbe piaciuta gestita diversamente ci sarebbe. La cosa più scema è che mi sarebbe piaciuto avere uno sportellino scorrevole per chiudere la ottima webcam posta nella cornice del monitor. Sarò paranoico, ma all'idea .... preferisco oscurarla se non la uso.
La cosa invece che veramente mi ha molto infastidito è stata la struttura che HP ha voluto dare al sistema operativo e alle partizioni sul disco. Non è possibile che per un computer che passa abbondantemente i 1500 Euro io mi debba ritrovare con un disco blindato ad avere una sola ed unica partizione operativa. Di solito ho piacere di avere il S.O. e i programmi nel disco C: per poi tenere tutti gli archivi in una seconda partizione D: Con questo computer HP ha saturato la struttura del disco mettendo ben 3 partizioni primarie e di servizio. 
Per ovviare a tutto ciò mi sono dovuto inventare un barbatrucco: Siccome i 320GB del disco originale non mi bastavano, ho comperato uno Scorpio Black Sata II a 7200rpm da 750GB e l'ho montanto al posto del disco originale (anch'esso Scorpio Black) Ho però copiato solo 2 delle partizioni di servizio (tanto il disco originale l'ho messo via nella scatola) e la partizione di sistema. In questo modo è rimasto lo spazio per inserire una enorme partizione estesa dove mettere la mia partizione per i Dati, una partizione di Swap e 2 partizioni EXT4 per Linux. Finalmente il computer inizia ad andare come la vedo io: e vai di multiboot.
Verdetto finale: HP Elitebook 8540W = gran bel computer. Peccato solo per quella davvero stupida gestione del disco rigido, per altro non posso proprio dire nulla.
Dimenticavo: una volta provata l'autenticazione all'avvio con l'impronta digitale, non la lasci più. Parola di frnz