lunedì, gennaio 23, 2012

Pino Aprile - I forconi risalgono l'Italia

Ho ascoltato oggi con molto interesse quanto ha da dire Pino Aprile in merito alla 'rivolta dei forconi' che oggi sta interessando la Sicilia, e che potrebbe in un domani non troppo remoto interessare anche la signora bene di Vicenza che scende a prendere il latte.
Cercate di non fare come fanno molti, che quando vedono che il video viene dal 'giro' di Grillo chiudono le orecchie a prescindere dicendo che tanto sono tutte cazzate. Provate per una volta ad ascoltare, magari avrete qualche tassello in più per iniziare a farvi un'idea vostra. Certo si fa più fatica a farsi un'idea propria, ma una volta che ci avrete preso gusto non riuscirete più ad andare avanti con le idee degli altri.
Buon ascolto

domenica, gennaio 22, 2012

Readability - Leggere il web, non subirlo

Questa è una bella scoperta che non ho ben capito secondo quali principi funzioni, ma che fa egregiamente il suo dovere. Di che si tratta? Semplice: parliamo di Readability, una estensione da aggiungere al vostro web browser preferito per poter finalmente leggere le pagine di portali, dei blog e di molti altri siti senza tutte quelle tonnellate di porcherie che trovate di contorno all'articolo.
Ripeto che non ho ben capito come diavolo faccia ma il giochino riesce spesso piuttosto bene. L'unica accortezza te la propone direttamente il programma che ti avverte di non usarlo da una homepage, ma dalla pagina di un articolo specifico. In effetti è semplice da capire. Pensiamo ad esempio di essere sulla homepage di Virgilio o di Libero e di attivare questa estensione: sarebbe impossibile capire quale articolo estrapolare dal contesto e quali elidere. Se invece ci portamo alla pagina specifica di un qualsiasi articolo allora il programma potrà facilmente identificare la 'polpa' e buttare il resto.
Readability è una estensione che esiste con certezza sia per Mozilla Firefox che per Google Chrome, se poi esista anche per altri browser proprio non saprei (cercate). Una volta installata vi piazza sulla toolbar in alto un bottoncino a forma di libro colore rosso/marrone che opererà la magia.
Vi dò un esempio: questa era la pagina prima della cura, dalla quale ho scoperto l'esistenza dell'estensione. Come vedete è piena di pubblicità e amenità varie

Qui sotto invece potete vedere la pagina dopo la cura:

Penso non si possa discutere, la pagina così è perfettamente pulita e leggibile. Se poi fate bene attenzione alla sinistra ci sono anche dei bottoni che permettono alcune interessanti azioni.
E' possibile stampare l'articolo, cambiare la dimensione del font e anche salvare le pagine o spedirle al proprio Kindle per una agevole lettura successiva.
Insomma davvero un bel giochetto, spero possa appassionare anche voi.

martedì, gennaio 17, 2012

Sultans of Swing - OLE'

Non avrei mai pensato di sentire questa mitica canzone dei Dire Straits arrangiata in questo modo. In pratica da rock puro a musica delle Asturie fatta con chitarra classica. Ascoltare per credere, non è malaccio

domenica, gennaio 15, 2012

Farsi la mail: con Gmail

Tutto nasce ieri quando un cliente mi dice: "vorrei aprire un nuovo indirizzo email su Gmail". Nessun problema gli rispondo 5 minuti e abbiamo fatto. Gia' 5 minuti lo credevo io, ma invece le cose cambiano e prima di andare avanti è meglio cercare di capire.
Insomma oltre ad essere cambiato il look di Gmail quando lo usi, e devo dire che preferivo 100 volte quello vecchio, sono cambiate anche le pratiche per iscriversi. Adesso usano i trucchetti che prima usavano solo le realtà più piccole che necessitavano di fare numeri magari anche con un po' di imbroglio.
Google fino all'altro giorno era una potenza, non che oggi lo sia meno, e mi era sempre sebrata abbastanza chiara nel proporre i suoi prodotti: non ti trovavi mai iscritto a qualcosa che non avevi esplicitamente chiesto. Giusto per fare un esempio, non è sufficiente avere una Gmail per accedere a Google Docs o a Picasa o Youtube. Se anche sei loggato in Gmail e cerchi di entrare in un altro servizio ti viene presentata una maschera per accettare i termini dello specifico servizio.
Oggi però c'è un settore che Google ritiene essere di sua specifica pertinenza dove non primeggia: parliamo dei social network dove Google è a dir poco indietro. Al momento non serve che sia io ad avvertirvi dell'esistenza di Facebook, ma se fate una piccola indagine tra i vostri amici scoprirete che il 95% non ha mai sentito nominare Google+ (gùgolplas) il nuovo socialnetwork targato G.
Bene torniamo alla email, per avvertirvi che se non fate attenzione vi ritrovate iscritti a Google+ senza nemmeno esservi accorti che ve lo hanno messo in quel posto.
Come si vede da questa immagine, la prima pagina di iscrizione da ad intendere che il processo di iscrizione sia composto da 3 passaggi.


E anche se non posso farvi vedere la seconda schermata, (non ho voglia di creare una email inutile) una volta compilata questa pagina con tutti i dati necessari ad attivare la posta elettronica venite portati ad una pagina che in pratica vi sta facendo iscrivere anche a Google+.
E' qui che poi al frnz gli girano, perché i signori di Google giocano con l'incompetenza dell'utente che non sapendone nulla conferma quello che c'è da confermare e si trova a sua insaputa iscritto ad un social network del quale non conosce nulla.
Insomma una pratica in tutto e per tutto uguale a quella che usano i vari produttori di programmetti gratuiti che quando si esegue l'installazione ti rifilano come minimo una toolbar dentro ad Internet Explorer, giusto per farsi un po' i cavolacci vostri.
Il trucco è quello di preparare una procedura dove l'utente con poca esperienza prosegue sulla fiducia e accetta quanto proposto senza farsi troppe domande (alle quali non saprebbe rispondere)
Anche qui le cose vanno a quella maniera: ma allora mi chiederete voi, come faccio ad attivare una Gmail senza iscrizioni inutili? 
Semplice! basta completare la prima pagina dove compilate il form di iscrizione (il num di cellulare non è obbligatorio, i dati anagrafici nemmeno, se invece avete un'altra email mettetela), una volta fatto questo e approdati alla seconda pagina fermatevi. L'email è gia' operativa, non resta che usarla. 

E' tutto molto semplice ma poco chiaro e quelli del 'mago G' sono un po' furbetti: così  se mai gli rompessi le palle ti potrebbero sempre dire che nessuno è obbligato all'iscrizione al social network. A saperlo pero'

giovedì, gennaio 05, 2012

domenica, gennaio 01, 2012

The Buxton Collection

Innanzitutto, BUON 2012, c'è uno strano silenzio in giro. Dormono tutti?

Facendo un giretto per il web ho trovato questo sito di Microsoft che riporta la Collezione Buxton: adesso vi spiego di che si tratta.


Un certo Bill Buxton ricercatore, designer e scrittore negli ultimi 30 anni ha collezionato strumenti interattivi o di input che lo hanno colpito per utilità, interesse o importanza.
Nel corso degli anni ha messo insieme una grossa collezione di pen computer, strumenti di puntamento, tecnologie touch che dimostrano come in qualche modo siano emerse, magari per tentativi, le nuove tecnologie che oggi tutti usiamo.

Citando le parole di Bill:
Guarda la raccolta e poi cercare di convincermi che il nostro tasso di progresso è lento a causa della mancanza della tecnologia piuttosto che una mancanza di immaginazione.
Potete consultare la raccolta in due modi, la più semplice è in html semplice e lo potete fare con un browser qualsiasi a questo indirizzo.
La seconda in un modo molto più interattivo a questo indirizzo qui, ma potreste avere qualche problema con browser poco sofistici.
La raccolta è davvero curiosa: a chi come me usa e legge di informatica da tanti anni viene quasi un attacco di nostalgia. Ci sono oggetti che ormai sembrano quasi ingenui per forma e realizzazione. Quale mi ha dato il sussulto?? inevitabile: il coltellino svizzero della Victorinox, e chi mi conosce sa bene perché. Non è informatico mi direte voi? Proprio per quello mi ha fatto specie trovarlo nella lista Buxton.