sabato, febbraio 26, 2011

Son giù di Twitter

Come sapete non e poi tanto tempo che uso twitter e di solito ne sono davvero contento, ma alle volte quando poi il servizio "e giu" mi verrebbe voglia di imprecare.
Poi alla fine cerco di tornare con i piedi per terra e mi rendo conto che stiamo diventando schiavi di tecnologie varie senza nemmeno renderci conto delle priorita che forse dovremmo dare alle cose.


Capisco innervosirsi se ti si ferma la caldaia in pieno inverno, capisco se si rompe il GPS mentre fai una traversata in mare aperto ma scaldarsi perche non possiamo vedere gli ultimi aggiornamenti di Twitter, facebook o messenger forse forse e un po' troppo.
Solo che nemmeno ce ne rendiamo conto e siamo gia li a smoccolare perche "eccheccavolo non carica la pagina di Twitter". Alla fine un bel chissenefrega no? Poi a ben pensarci non deve essere un'operazione triviale far restare in piedi un servizio cosi sfruttato a livello mondiale, basti pensare a come twitter viene usato in tutti quei paesi ultimamente un po' 'caldi'.
Di certo ho come la sensazione che quelli di Twitter abbiano magari qualche problema anche con attacchi portati da quelli che non ci guadagnano troppo dalla comunicazione tra le persone: Mi sa che i governi canaglia abbiano sicuramente messo li' qualcuno appositamente per tentare di fermare certi servizi online, e dall'altra parte di certo quelli di Twitter sono li che diventano matti per contrastare quelle azioni.
Dunque calma e gesso, che si sopravvive anche senza il faccialibro e amenità varie: Ah dimenticavo, cliccate qui per vedere lo 'status di twitter'.

mercoledì, febbraio 23, 2011

Non sono Il Morto


Sì, va beh, è un titolo almeno bizzarro, ma ci tenevo a far sapere che non sono ancora morto. Non so sinceramente cosa sarà della mia produzione digitale quando arriverà il momento, ma a quel punto per fortuna non sarà più un problema mio.
Vi starete chiedendo perchè mai io stia parlando della mia morte, e sinceramente 5 minuti fa me lo stavo chiedendo anche io, ma poi ho tirato un sospiro di sollievo e adesso vi spiego,
Stavo guardando l'attività giornaliera delle persone che arrivano su questo blog, quando convinto che qualcuno avesse davvero voglia di scherzare vedo che una visita a Chaosflat arrivava da questa ricerca su Google "Alessandro Franzi morto".
A quel punto mi sono chiesto: "ma chi è 'sto pirla ??" e poi invece mi sono dovuto mordere la lingua perchè ad un morto vero il rispetto lo si deve.
Purtroppo proprio ieri 22 febbraio 2011 è morto l'avvocato Carlo Alessandro Franzi di 35 anni con la sua fidanzata di 39 per abuso di stupefacenti (almeno così sembra). I due sono stati trovati sul letto dalla donna delle pulizie.
Che riposino in pace, visto che la vita tanto in pace non devono averla vissuta per arrivare a quel punto.

venerdì, febbraio 18, 2011

Elementare Watson. Jeopardy! The IBM Challenge

3 giorni di emozioni per l'ncredibile performance di 'Watson' che sbanca il quiz Jeopardy negli USA.
Watson però non è un giovane liceale dell'Iowa ma un supercalcolatore della IBM. Guardando i video, rigorosamente in inglese, la storia viene raccontata in tutti i suoi aspetti da come ad un certo punto i ricercatori IBM stavano cercando una nuova sfida da poter abbinare alle loro ricerche (ricorderete Deep Blue che straccio' l'allora campione di scacchi Kasparov) ed ecco che qualcuno penso' al quiz televisivo Jeopardy (che a me ricorda totalmente il nostro mitico Rischiatutto, e che dimostra ancora di essere un bel format).
Insomma per farla breve Watson è stato in grado di interpretare le domande poste dal conduttore ad una velocità impressionante: inoltre oltre a capire il linguaggio naturale la cosa più incredibile era la capacità di 'disambiguazione' nel estrarre il corretto significato da domande volutamente create con un certo livello di dubbio.
Fa impressione vedere come ad esempio il secondo giorno Watson prenda il via e lasci zitti per un tempo che sembra interminabile i due concorrenti umani che si guardano sbigottiti.
Per fortuna c'è anche un risvolto della medaglia in cui Watson si ferma per non avere risposte di sufficiente qualità, o dove invece spara proprio delle belle castronerie. Ad esempio ad una delle domande dove viene specificatamente chiesto quale città USA .... lui risponde Toronto !!! Così la puntata successiva si apre con il conduttore che dice ieri ha imparato 3 cose, una è che Toronto è negli USA.
Al di la degli inciampi alla fine Watson ha comunque sbaragliato Ken e Brad che erano stati i due concorrenti più vincenti della storia del Quiz.
Ora basta scrivere, guardatevi i video e divertitevi.











martedì, febbraio 15, 2011

Eletto PRODOTTO DELL'ANNO

Ci avete fatto caso? il 2011 è arrivato con delle novità, no non parlo del bunga bunga, parlo delle pubblicità di prodotti che sono stati "eletti prodotti dell'anno".
Già le pubblicità mi escono dagli occhi e dalle orecchie con il loro volume audio raddoppiato rispetto alla normale programmazione, ma questa proprio me la risparmiavo volentieri.
Questa storia del prodotto dell'anno esisteva già da lunga pezza per automobili, furgoni e camion ma qui la storia era diversa: chi stilava la classifica era una commissione di giornalisti delle maggiori testate di settore e quindi almeno sulla carta le cose erano fatte secondo le regole.
Adesso invece non si contano più piadine, medicinali antiacido, brioches e chi più ne ha più ne metta, tutti eletti e quindi tutti da acquistare senza dubbio alcuno. Il problema è che non mi risulta di aver sentito parlare dei campionati europei di piadina e nemmeno di antiacido e soprattutto ma chi l'ha mai chiesta questa nuova marchiatura??
Ad ogni modo vanno fatti i complimenti ai pubblicitari perché sono riusciti a trovare una nuova formula per smuovere il mercato e tutto senza tirare in ballo cosce lunghe e ben tornite.
Buone compere

lunedì, febbraio 14, 2011

Bodhi Linux esiste...

Giusto due righe per incoraggiare, se ma i ce ne fosse bisogno, Jeff e il suo progetto Bodhi Linux.
Come avevo ben lasciato ad intendere qualche post fa la gente ha bisogno di una distro leggera e al contempo moderna e checchè se ne voglia parlar male, Enlightement è un buon desktop manager, bisogna solo crederci di più. Tanto lavoro andrà a smussare quegli angoli grezzi che in tanti criticano senza però rimboccarsi le maniche.
Comunque, tornando al titolo "Bodhi Linux esiste..." è legato all'evento di questi giorni: Bodhi ha saltato a piè pari la trafila che una distribuzione deve fare per entrare nel database di Distrowatch, e ora è ufficialmente in elenco.
Per chi non ne sapesse nulla, Distrowatch è quel sito che da anni viene ormai usato come luogo ufficiale per comunicare al mondo l'uscita di un aggiornamento o di una nuova versione delle distribuzioni Linux. Potrete trovarci tutte le distribuzioni, grandi e piccole e una moltitudine di informazioni utili a muovere qualche passo nel mondo *NIX.
La prassi per entrare in elenco è normalmente lunga e serve per tenere fuori tutte quelle pseudo distribuzioni che nascono come funghi e come i funghi scompaiono nell'arco di pochi mesi. Unica eccezione la fanno distribuzioni come Bodhi Linux che nell'arco di pochi mesi riescono a muovere un tal polverone intorno al progetto che sarebbe quantomeno azzardato far finta di nulla.
Insomma: in bocca al lupo Bodhi Linux.

martedì, febbraio 08, 2011

Sicurezza Stradale

Alle volte un video vale più di mille "pistolotti" a parole. Fate girare questo video magari shockante ma sicuramente utile a far pensare circa la sicurezza stradale. Grazie (a chi lo divulga e a chi l'ha fatto) scritto da chi il piedino pesante lo ha avuto.

Altro che Pubblicità Progresso

sabato, febbraio 05, 2011

Bodhi Linux

Mi sa che questa volta ce la fanno..

Intendo dire che sono anni che seguo lo sviluppo di una qualche distribuzione Linux basata sull'ambiente grafico Enlightenment ma a quanto pare non si era mai arrivati da nessuna parte.
L'incarnazione migliore vista fino ad oggi era Elive che aveva dimostrato come con poche risorse si poteva avere davvero un desktop agile e al contempo completo. Peccato che Elive abbia deciso di seguire un principio di distribuzione che ne ha di fatto dettato la morte prima della stessa nascita. Per usare Elive bisogna o accontentarsi di usarlo in modalità 'live' (quindi senza installazione) oppure per quanto poco bisogna pagarlo (minimo 15 US$). Ovviamente non ho mai avuto voglia di spendere 15$ per provare a vedere se il sistema era davvero utilizzabile o se i difetti erano ancora tali da non consigliarne l'uso giornaliero. Insomma nessuno ama fare il beta tester a pagamento.
Ho letto molti post polemici dei fondatori di Elive che dicono che il progetto non esisterebbe se non ci fossero dei ritorni economici, e che poi loro ti consentono anche di avere gratis il sistema qualora tu abbia la voglia di stare a scrivere una qualche forma di recensione, che loro valuteranno, per darti i codici di attivazione.
Bene, dopo lo sfogo verso Elive, eccoci quindi a parlare di Bodhi Linux, il nuovo 'bimbo' di Jeff Hoogland che sta mettendo anima e corpo in questo nuovo progetto.
Riporto dal blog di Jeff:
Not even three months ago Bodhi Linux was nothing more than a thought in my mind. Today Bodhi is a thriving young project. If you have visited our team page lately or seen our news posts then you know our small team has been steadily growing.

nemmeno tre mesi fa Bodhi Linux non era altro che un pensiero nella mia mente. Oggi Bhody è un giovane e fiorente progetto. Se vi è capitato di visitare le nostre pagine o il blog vi sarete accorti che il nostro piccolo team sta costantemente crescendo.

Insomma l'entusiasmo di Jeff sta contagiando molti tra utilizzatori e sviluppatori dimostrando che anche l'approccio conta nelle cose. Progetti come Bodhi Linux o come Lubuntu inoltre stanno dimostrando come ci sia una fame importante di distribuzioni 'leggere' e al contempo usabili anche da utenti non fanatici della tecnologia.
Da parte mia ho configurato Bodhi Linux sul vecchio computer portatile di Cristina e da quando c'è quello lei è contentissima delle prestazioni. Inoltre qui in negozio ho voluto fare la prova con uno dei computer dell'internet point per vedere dove mi potevo spingere.
Qui la situazione è stata un po' più complicata perchè serviva l'installazione di Openoffice.org, il supporto alla stampa, un completo supporto ai codec, il software per la masterizzazione e una serie di altre cosette. Alla fine le cose più complesse sono state attivare le funzionalità di stampa e capire che per installare Openoffice in realtà dovevo installare il nuovo LibreOffice: per il resto è stato solo necessario un po' di tempo per far lavorare Synaptic.
Adesso in negozio ci sono un paio di computer Bodhi powered che vanno a tutta manetta facendo ringalluzzire anche dei vecchi P4 con solo 512MB di RAM.

martedì, febbraio 01, 2011