sabato, febbraio 05, 2011

Bodhi Linux

Mi sa che questa volta ce la fanno..

Intendo dire che sono anni che seguo lo sviluppo di una qualche distribuzione Linux basata sull'ambiente grafico Enlightenment ma a quanto pare non si era mai arrivati da nessuna parte.
L'incarnazione migliore vista fino ad oggi era Elive che aveva dimostrato come con poche risorse si poteva avere davvero un desktop agile e al contempo completo. Peccato che Elive abbia deciso di seguire un principio di distribuzione che ne ha di fatto dettato la morte prima della stessa nascita. Per usare Elive bisogna o accontentarsi di usarlo in modalità 'live' (quindi senza installazione) oppure per quanto poco bisogna pagarlo (minimo 15 US$). Ovviamente non ho mai avuto voglia di spendere 15$ per provare a vedere se il sistema era davvero utilizzabile o se i difetti erano ancora tali da non consigliarne l'uso giornaliero. Insomma nessuno ama fare il beta tester a pagamento.
Ho letto molti post polemici dei fondatori di Elive che dicono che il progetto non esisterebbe se non ci fossero dei ritorni economici, e che poi loro ti consentono anche di avere gratis il sistema qualora tu abbia la voglia di stare a scrivere una qualche forma di recensione, che loro valuteranno, per darti i codici di attivazione.
Bene, dopo lo sfogo verso Elive, eccoci quindi a parlare di Bodhi Linux, il nuovo 'bimbo' di Jeff Hoogland che sta mettendo anima e corpo in questo nuovo progetto.
Riporto dal blog di Jeff:
Not even three months ago Bodhi Linux was nothing more than a thought in my mind. Today Bodhi is a thriving young project. If you have visited our team page lately or seen our news posts then you know our small team has been steadily growing.

nemmeno tre mesi fa Bodhi Linux non era altro che un pensiero nella mia mente. Oggi Bhody è un giovane e fiorente progetto. Se vi è capitato di visitare le nostre pagine o il blog vi sarete accorti che il nostro piccolo team sta costantemente crescendo.

Insomma l'entusiasmo di Jeff sta contagiando molti tra utilizzatori e sviluppatori dimostrando che anche l'approccio conta nelle cose. Progetti come Bodhi Linux o come Lubuntu inoltre stanno dimostrando come ci sia una fame importante di distribuzioni 'leggere' e al contempo usabili anche da utenti non fanatici della tecnologia.
Da parte mia ho configurato Bodhi Linux sul vecchio computer portatile di Cristina e da quando c'è quello lei è contentissima delle prestazioni. Inoltre qui in negozio ho voluto fare la prova con uno dei computer dell'internet point per vedere dove mi potevo spingere.
Qui la situazione è stata un po' più complicata perchè serviva l'installazione di Openoffice.org, il supporto alla stampa, un completo supporto ai codec, il software per la masterizzazione e una serie di altre cosette. Alla fine le cose più complesse sono state attivare le funzionalità di stampa e capire che per installare Openoffice in realtà dovevo installare il nuovo LibreOffice: per il resto è stato solo necessario un po' di tempo per far lavorare Synaptic.
Adesso in negozio ci sono un paio di computer Bodhi powered che vanno a tutta manetta facendo ringalluzzire anche dei vecchi P4 con solo 512MB di RAM.

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