Parto subito con due immagini e poi vi invito a scendere sotto per leggere il resto:
ecco, per quanto poco si possa vedere queste sono due pagine di Google (www.google.it) aperte immediatamente una dopo l'altra usando due browser differenti.
La prima è stata ottenuta usando Internet Explorer e la seconda usando Opera, ma il risultato sarebbe stato lo stesso se avessi usato Firefox. La differenza che ha meritato queste due righe è che nella prima in alto a destra potete notare un invito a provare il nuovo Chrome, browser (programma per navigare in internet) targato Google che da un po' di tempo si propone sulla scena mondiale di internet. Nel secondo caso, come appunto accennavo, questo invito non c'è.
A questo punto viene da chiedersi: ma in Google si sono accorti anche loro che IE è una mezza fregatura e quindi propongono una alternativa solo in quel caso oppure...
Oppure, e questa penso sia la realtà, questa è la dimostrazione di quanto la comunità europea sia nel giusto con la battaglia che sta portando avanti da molto tempo. In pratica si capisce come l'utente che già ha scelto un browser differente non ha bisogno di essere stimolato: questo è un utente che già ha cercato una alternativa e ha dimostrato la sua scelta usando Opera, Firefox, Safari o altro.
Nel caso di Internet Explorer invece le cose stanno diversamente: Microsoft agisce in modo arrogante integrando in modo profondo (e quindi non estirpabile) il suo browser e la maggior parte degli utenti non ha nemmeno idea dell'esistenza di una alternativa al carrozzone di Redmond.
Ecco che qui Google interviene ricordandoti la sua di proposta, mettendo l'unica vera nota di colore, in una pagina altrimenti piuttosto scarna, per attirare la nostra attenzione.
Chissà se prima o poi si smuoverà il polverone della rete intorno a questa finezza. Sono milioni gli internauti che usano come "home page" quella di Google, prima o poi ne sentiremo parlare
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