giovedì, marzo 25, 2010

Buongiorno (Gramellini su La Stampa)


Spesso i giornali, almeno alcuni di questi, si leggono più per appartenenza geografica che per orientamento politico o altro. Una cosa sono il Corriere della sera, La Repobblica etc etc una cosa sono giornali come Il Messaggero, Secolo XIX o La Stampa come è il caso di cui voglio parlare.
Per fortuna oggi internet sta permettendo anche a chi non ha diretto accesso ad uno specifico giornale di poterne godere ovunque si trovi.
La Stampa ha sicuramente maggior diffusione in Piemonte per le sue origini torinesi ma è ad ogni modo un giornale con respiro nazionale e per nostra fortuna tra le sue firme c'è quella di Massimo Gramellini.

Gramellini ha una sua rubrica giornaliera in prima pagina tenuta con molta acutezza, sagacia e anche coraggio: quel coraggio che oggi ha in Italia chi decide di mettere bianco su nero le proprie idee guidato dal buon senso e da una sorta di correttezza che ormai è un bene in via di estinzione almeno in certi ambiti e a certi livelli.
Il Buongiorno (così si chiama la quotidiana rubrica) è, almeno per me, una piccola chicca che letta tutte le mattine ti ricorda che forse non sei tu strano ad indignarti ancora per certe cose, o il solo a gioire per altre situazioni che sembrano magari da cercare con guanti speciali per evitare di entrare a mani nude nel guano della realtà quotidiana.
Insomma provate a leggere a ritroso qualcuno dei gustosi "Buongiorno" che troverete a questo indirizzo internet e facilmente tornerete a leggere quelli nuovi che Gramellini vorrà regalarci fino a quando glielo sarà permesso.

2 commenti:

franzgenau ha detto...

bello, scrivi sempre proprio bene! bravo

gerry ha detto...

Caro Gramellini,
Lei è, almeno a mio parere, insieme all'ottimo Gambarotta uno dei due torinesi in possesso di quello che gli anglosassoni definiscono" sense of humor". Al simpatico Gambarotta ho avuto modo di esternarlo di persona, con Lei credo sia più difficle, ma non perdo la speranza. Vorrei, nell'attesa che Lei mi chiarisse due dubbi che mi affliggono, Le prometto che terrò segreti i Suoi chiarimenti: chi si nasconde dietro lo pseudonimo di Mina e soprattutto, come mai una penna (notevole) come Lei si sputtana (mi scusi l'eufemismo) con la posta del cuore, che fa tanto "donna Letizia" pur essendo da essa fisicamente tanto lontano.
Mi permetta di porgerLe i miei migliori auguri per un felice natale ed un propsero 2011 a Lei ed alla redazione.
gerry di masi