giovedì, dicembre 13, 2007

E' la musica che muove internet

Checché se ne dica, una delle fette maggiori del traffico generato sulla rete è sicuramente quello dei contenuti multimediali. Per fortuna molta gente si chiede come scaricare della musica in modo legale e la cosa mi mette sempre in un certo imbarazzo.
Da una parte sono ignorante in materia, e dall'altra mi viene uno sfogo cutaneo quando penso a soluzioni proprietarie, che mi obbligano a percorsi forzati per arrivare ai contenuti.

Mi spiego meglio: mi danno fastidio quei siti che mi obbligano ad incasinare il mio computer con software proprietari solo per poter completare un acquisto di musica sul web. Cercano di vendere all'utente la bufala che così facendo gli possono fornire un'esperienza più completa e gradevole, ma non sono molto d'accordo.
Chissà com'è che per fare acquisti di beni differenti, chessò un libro su Bol o Amazon, del software da qualche software house, o magari decine di migliaia di euro di materiale da un grossista non ho bisogno di altro che un semplice browser. Ma non un browser specifico, posso usare quello che voglio e non devo scaricare applet o activex strani che potenzialmente possono inficiare il funzionamento del mio pc e poi forse anche farsi un po' troppo i fatti miei curiosando tra le mie abitudini.

Quello che sto cercando di capire nei ritagli di tempo è come fare ad acquistare della musica, senza DRM (sistemi anticopia che non tutelano di certo l'acquirente e il suo investimento) e senza dover incasinare il mio computer.

I primi tra i grandi nomi a offrire parte del proprio immenso catalogo senza DRM sono stati quelli di Itunes: ecco che però se non ti scarichi i 54 MB e rotti di programma da internet al catalogo non ci accedi. Dunque il primo nome che mi viene in mente già cerco di metterlo da parte.
Ecco che l'altro giorno mi arriva una email da MediaWorld che attira la mia attenzione con la promessa di musica in alta qualità a prezzi concorrenziali.
Decido allora di investire il mio gruzzolo e acquisto 2 Euro di credito tanto per vedere che cosa succede. Chiedo a Cristina se c'è qualcosa che desideri ascoltare e mi metto all'opera.

Non sono nemmeno partito che sono già fermo: il motivo si chiama Firefox. I signori di MediaWorld, tanto attaccati alle major (della musica e dell'informatica che a vicenda si sostengono) mi avvertono che il loro servizio è utilizzabile solo attraverso Internet Explorer e che se proprio voglio proseguire con Firefox devo scaricarmi ieTab (non mi dilungo ora su cosa sia).

Decido che allora una volta all'anno posso anche lanciare IE e vedere cosa succede. Ecco che per incanto il sito si anima (anche se l'installazione degli extra non è stata poi così indolore) e posso arrivare a scegliere il brano tanto desiderato da Cristina.
Lo scelgo, lo confermo e non capisco cosa stia succedendo. La MediaBar (così si chiama sta roba che MediaWorld ti obbliga ad installare) mi dice che nella mia playlist (so' 'ffigo ciò la playlist) ho il brano richiesto. Al che dopo un po' di pasticci vari mi chiedo come funziona sta cosa.
Non dovrei aver scaricato un brano nel mio computer? Mi sembrava proprio di averlo pagato ma non ho ben chiaro dove sia. Andando a ravanare un po' meglio scopro che senza chiedere nulla in merito alle mie preferenze di archiviazione il brano è stato scaricato nella cartella Musica in Documenti.
Qualcuno obbietterà che è la cosa più logica, e forse potrebbe anche averci ragione, ma allora sarebbe carino sapere dal software di download cosa diavolo stia facendo.

Ok il brano l'ho scaricato e adesso proviamo ad ascoltarlo. Doppio click sul file, parte VLC e come per magia.. GNENTE. in pratica, senza che sia poi scritto chiaramente da nessuna parte, ho appena scaricato un mezzo aborto. Sono possessore di uno stupendo file tipo "WMA" protetto con sistemi DRM che non posso ascoltare se non che con Windows Media PLayer. Non ho nemmeno verificato se posso azzardarmi a masterizzarlo su un CD per potermelo ascoltare tranquillamente in auto, ma di certo il mio MP3 player di scarsa qualità non è in grado di riprodurlo (poco grave).
Non parliamo poi di pensare all'ascolto di questo brano tramite Linux: ovviamente non c'è Windoze media player e quindi quello che ottieni è solo una specie di scoreggina di un paio di secondi.
Ma che volete che importi vendere della musica a gente che non ha voluto nemmeno spendere 200 Euro per Vista.

Non tutto però è così un disastro, il prossimo giro proviamo a vedere se qualcun altro si comporta meglio.

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