Due mesi senza post in un blog sgarrupato come questo mi sa che non sono nemmeno molti. Spero almeno siano due righe utili per qualcuno. Chissà che magari tra un colpo di Google un altro, cercando qualche soluzione non si capiti su questo post.
Vado subito al dunque e vedo di rendere semplici i pochi concetti che ho capito essere fondamentali per una "normale" (chi può dire cosa sia normale) installazione di Ubuntu (6.1.0), magari su di un sistema che ospita già Windows. Vedo dunque di andare per passi.
1) l'avvio di Ubuntu Live
2) parliamo di dischi e relativo spazio.
3) l'installazione su hard disk.
Ovviamente dò per scontato che si sappia dove andare a prendere l'immagine ISO di Ubuntu, come scaricarla e dulcis in fundo anche come scriverla su di un CdRom (usando la funzione apposita di qualunque software per masterizzatori).
1) l'avvio di Ubuntu Live
Con il disco di Ubuntu in mano sarà bene accertarsi che il proprio BIOS sia settato per fare partire il computer anche da CdRom, e ovviamente che il CdRom sia cercato prima del disco fisso (hd0).
Una volta inserito il Cd e avviato il pc si presenta la schermata di boot iniziale di Ubuntu dalla quale possiamo decidere in quale lingua desideriamo operare e con quale disposizione di tastiera abbiamo a che fare. Di solito si sceglie italiano e si prosegue alla partenza con un bel <invio>. Non voglio qui considerare cosa fare se la partenza standard dovesse andare male, non è questo l'obbiettivo di questo post, ma se tutto è andato bene dopo pochi minuti dovremmo trovarci "automagically", come dicono gli americani, con Ubuntu avviato ed operativo.
Altro fattore che do per scontato affinchè l'installazione sia il più semplice possibile è che il vostro sistema sia collegato ad internet tramite un router avente il sistema DHCP attivato e che avrete avuto l'accortezza di accenderlo prima di Ubuntu. Questo perchè in queste condizioni il DHCP è in grado di fornire a Linux i parametri per collegarsi in rete e arrivare a navigare molto semplicemente.
Se dunque avete un router provate come prima cosa a navigare, e se non doveste essere in grado di raggiungere nemmeno www.google.it allora forse dovete attivare la rete nel menu "System -> Amministrazione -> rete
Se sistemata la rete riuscite a navigare meglio!... anche se la cosa non è obbligatoria per l'installazione. Il fatto che il sistema possa navigare permetterà alla fase finale di installazione lo scaricamento dei pacchetti completi della lingua (italiana...) con la quale sperate poter lavorare. Altrimenti i menu e alcune applicazioni avranno le scritte miste un po' in inglese e un po' in italiano.
2) parliamo di dischi e relativo spazio.
A mio modestissimo parere è bene andare a decidere come si desidera suddividere lo spazio prima di proseguire con l'installazione, anche se questo è comunque possibile durante. Questo per una serie di motivi che vanno dal "metodo" al fatto che se sul computer già abbiamo magari WinXP possiamo poi fare anche dei controlli.
Tutta la gestione del disco la faremo tramite Gparted "System -> Amministrazione -> Gparted" che è un ottimo strumento per la manipolazione dei dischi. Ovvio che con uno strumento del genere, se avete già WinXp installato, l'attenzione deve essere massima e se non sapete bene cosa state per fare forse è meglio fermarsi: se invece il disco è vuoto o lo si può cancellare allora potete andare tranquilli.
I valori che darò sono davvero molto a spanne perchè i fattori che li determinano sono molti. L'obbiettivo che mi pongo è quello di arrivare ad avere 3 partizioni: la prima per il sistema operativo e i programmi, la seconda per i dati e tutte le impostazioni dell'utente e la terza sarà quella per lo Swap della memoria. Quest'ultima è bene che sia sempre circa il doppio della Ram a disposizione, senza però superare i 512Mb (tanto di + non serve).
Per la prima partizione possono bastare anche 3 Gb se avete poco spazio altrimenti una decina dovrebbero andare bene, il resto dello spazio disponibile lo darete ai dati.
Nel caso sul computer sia già presente Windows il consiglio che vi do è quello di procedere innanzitutto al backup dei vostri dati principali e successivamente alla deframmentazione del disco fisso. Una volta eseguite queste operazioni usando Gparted potrete ridurre le dimensioni della partizione di Windows per fare spazio alla nuova installazione di Ubuntu. In questo caso (qualcuno potrebbe pensarla diversamente) io sul mio pc non ho lasciato che 10 Gb a Linux perchè intanto i dati li salvo nella partizione di Windows: in questo modo tutto quello che faccio da una parte lo troverò dall'altra.
Un consiglio, non un obbligo, quando usate Gparted è quello di eseguire le operazioni una alla volta così almeno qualsiasi cosa succeda circoscriverete i possibili danni. Quindi una volta scelta l'operazione darete il comando per applicarla, e via dicendo.
Nel caso abbiate dovuto ridimensionare la partizione di Windows l'ulteriore consiglio prima di procedere con la creazione delle nuove partizioni Linux è quello di riavviare il computer senza Cd e vedere se Win funziona ancora senza problemi.
Ok, Windows funziona ancora e quindi riacceso il computer e riavviato Ubuntu si procede alla creazione delle 3 partizioni necessarie (v. sopra) e si da il via alla installazione vera e propria.
3) l'installazione su hard disk.
Questa operazione viene avviata tramite l'icona presente sul desktop.
La fase farà davvero poche domande, le farà tutte all'inizio per poi far proseguire il setup senza interruzioni sino alla fine e senza reboot (notare la vena polemica...). Tutte le domande sono abbastanza banali, ma la cosa più importante sarà sempre quella legata al disco fisso.
Quando il setup chiederà cosa vogliate fare circa l'hard disk basta rispondere che si vuole manomettere le partizioni manualmente. Così facendo ci verrà riproposta la schermata di Gparted dove non toccheremo nulla perchè tutto dovrebbe essere già ok. Dopodichè un piccolo prospetto ci riepilogherà le partizioni presenti, qui decideremo quali formattare e come assegnarle all'uso di Linux.
Come già detto più sopra la prima partizione andrà formattata e avrà come mount point "/"
La seconda partizione (la più grande) verrà montata su "/home" e andrà formattata solo nel caso non contenga dati da salvare. Nel caso di una reinstallazione di linux probabilmente vorremo salvare le cartelle precedenti e quindi non la formatteremo.
Per terminare avremo l'accortezza di dare una password all'utente con il quale opereremo. Ricordatevi di dare sempre nome utente, password e nome macchina in minuscolo. Non è obbligatorio ma con linux è molto meglio.
Vi siete ricordati di controllare se il computer naviga in internet (magari dopo un riavvio è necessario risistemare la cosa)?
Bene se il computer ha l'accesso web è meglio e possiamo proseguire con il setup vero e proprio. Lasciate andare la fase che procederà con la copia e la successiva configurazione di tutto il sistema.
Preso un caffè, e fatti due passi il sistema sarà pronto all'uso: e con questo intendo proprio all'uso. Ubuntu una volta installato avrà già tutti i software necessari per essere immediatamente produttivi senza dover installare altro... (o quasi).
Terminata l'installazione avremo la possibilità di riavviare il computer e una volta tolto il CdRom il sistema partirà perfettamente da hard disk.
Nel caso fosse presente anche Windows, allora GRUB ci presenterà un menu di avvio dal quale potremo sempre scegliere con quale sistema partire.
Nella prossima puntata vedremo come accedere ai dischi NTFS di Windows, come sistemare i plugin di FLASH in Firefox, come installare i codecs multimediali e quale sia lo strumento per installare nuove applicazioni.
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